Marison a Venezia
Scuola dei Tiraoro e Battioro | Venezia
2006 | Venezia
La prima antologica di una pittrice valdostana attiva a Torino.
Presentata autorevolmente in catalogo da Victor De Circasia, questa mostra di Marison allestita nella scoletta dei Battioro fino al 30 giugno, all’inea una quarantina di opere realizzate tra il 1993 ed il 2006.
Documentando dunque un itinerario di ricerca espressiva che va dai primi ritratti solo apparentemente realistici – in verità tesi a catturare l’anima delle persone ritratte – fino alle opere più recenti, di sapore informale, all’interno delle quali emerge sempre, tuttavia, la sollecitazione della figurazione.
Non a caso lo stesso De Circasia scrive che “l’utilizzo dell’elemento figurativo entra a far parte del processo di comprensione degli elementi costruttivi” dell’immagine finale.
È però evidente che nella sua più recente stagione Marison scopre le autonome qualità memorative ed evocative del colore, occupando la superficie della tela come uno “spazio che conta” e che lei riesce a rendere significativo con le tracce del suo passaggio.
Importante è notare a questo proposito l’energia che anima questi dipinti e non a caso è proprio “Energia” il titolo che lei assegna a due lavori eseguiti a quattro mani con il suo maestro Ezio Gribaudo.
È allora il gesto – un gesto dotato di grande forza espressiva – lo strumento del quale Marison si serve per giungere ad esiti formali che potremmo definire “coinvolgenti” per la capacità di “sospingere lo spettatore all’interno dei dipinti”, rilevando in definitiva riferimenti essenziali emotivi che affiorano inevitabilmente nella storia e nella memoria dell’artista, a volte con connotazioni di carattere personale, altre volte di influenza ambientale. Connotando infine un mondo immaginativo che, con tutta evidenza, ha a che fare con gli aspetti essenziali della vita dell’uomo, dell’amore e della morte, in una parola della sua avventura esistenziale.